Nuovo ciclo di incontri del Grande Cortile
UN BUCO CON LA MAFIA INTORNO
Lavoro, appalti, progresso e società.

Negli ultimi mesi si è sviluppato il tema “C’è lavoro e lavoro”, lanciato
dal Movimento NoTav per discutere se, in nome dell’occupazione, tutto è
lecito. Eventi nazionali sempre più drammatici dimostrano quotidianamente
l’attualità dell’argomento e la sua diffusione. L’ILVA di Taranto, la FIAT
con l’accordo di Pomigliano, i caccia F35, la cementificazione del
paesaggio, sono soltanto i più noti, circondati però da centinaia di casi
analoghi ignorati dai mass media ma non dai cittadini.
La settima edizione del Grande Cortile vuole contribuire a questo
ragionamento, e lo fa nel modo che gli è proprio dal 2005. Cioè allargando
gli orizzonti, confrontando idee, ascoltando pensatori di diverso
orientamento e di competenze disparate. Invita magistrati, docenti
universitari, sacerdoti e amministratori pubblici a riflettere
pubblicamente sull'art. 4 della Costituzione: Ogni cittadino ha il dovere
di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta,
un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale
della società.
I padri costituenti non volevano un lavoro purchessia, ma uno che
migliorasse il mondo. Utopisti sorpassati? Vedremo.
Come sempre, le serate si terranno in varie località della Val Susa e della
Val Sangone. E’ un altro tratto distintivo del Grande Cortile: non ha
confini.